Breve introduzione storica dell’evento

 

 

Correva l’anno 1562 e più precisamente il 12 giugno, quando Alberico Cybo Malaspina divenne Signore di Monteleone.

La storia racconta che nel 1554, Alberico ricevette in eredità tutti i feudi materni e che negli anni  a seguire fu elevato al rango di Principe dell’Impero nel feudo di Massa e Marchese dell’Impero nel feudo di Carrara nonché Principe del Sacro Romano Impero dall’Imperatore Massimiliano.

Tra i suoi tanti titoli e possedimenti troviamo anche Ferentillo di cui era Conte e Vetralla di cui era Signore.

Nel 1562 decise di permutare la Signoria di quest’ultima con Monteleone che tenne in concessione fino al 1565.

Monteleone in quegli anni non viveva certo un periodo tranquillo.

I monteleonesi nel 1555 avevano cacciato il Podestà e dopo un assedio dell’esercito durato quattro anni, Papa Pio IV decise di sottrarre Monteleone alla sudditanza di Spoleto.

Ma il travaglio non era ancora finito.

Dopo un anno trascorso agli ordini della Prefettura della Montagna, la cui sede era a Norcia, il Papa, visti tutti i danni subiti dalla popolazione, concesse definitivamente l’autonomia al Comune di Montelone, ponendolo sotto il controllo della Legazione Pontificia.

Nel frattempo Cybo Malaspina era diventato un personaggio importante in tutta l’Italia centrale, molto stimato per il talento creativo, per la volontà di innovazione e per le eccellenti capacità politiche.

Grazie a lui ed al suo gusto artistico ed architettonico furono riparati e ricostruiti i numerosi casali danneggiati durante lo scontro con Spoleto; anche le Chiese, che non avevano subito sorte migliore, furono ristrutturate insieme alle mura di cinta della Città.

La ricostruzione e lo sviluppo portati avanti da Alberico Cybo Malaspina furono possibili anche grazie alla presenza di ricchi giacimenti di Ferro che si provvedeva ad estrarre nelle Miniere locali ed a lavorare nelle ferriere situate presso il fiume Corno.

E’ ancora grazie a lui che i monteleonesi poterono mettere ordine nella vita civile e religiosa. Infatti egli definì, con gli Statuti, le regole comportamentali alle quali governanti e popolo dovevano attenersi.

Stabilì, inoltre, il calendario delle festività descrivendo, tra l’altro e nei minimi dettagli, il cerimoniale della festa dell’Assunta e del Patrono S. Nicola che si festeggiano rispettivamente il 15 Agosto ed il 6 Dicembre.

 

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